Dobbiamo, in fondo, colorar il mondo,
fosco o giocondo, ognun con l’ arte sua,
dalla prua, vedi terra sullo sfondo,
è orrenda e cruda e tonda, ma è tua.
Dovere è d’ognuno prodigarsi,
anche se a farsi è arduo e incerto,
se dal deserto non siamo ancora arsi,
cibarsi del bello e farne concerto.
Chi con le note del caro strumento,
al vento donerà un blu intenso,
chi col denso verde colorerà,
chi con la parola, chi col cemento,
d’ambrosia sua tomba profumerà.
2007